Le grotte nel bosco
In verità ci sono alcune testimonianze archeologiche che possono aiutarci in questo, sono delle cavità scavate nel bastione naturale di tufo che limita a nord il complesso di San Pietro.
La prima, a occidente, era chiamata semplicemente “la cantina dei frati”, in realtà nel profilo dell’ingresso, con arco a tutto sesto, e nel lavoro di scalpello all’interno mostra affinità con le tombe etrusche del territorio viterbese.
La seconda è indubbiamente un colombario etrusco con le nicchie per la deposizione delle ceneri dei defunti. È per metà riempita di terra accumulata per eventi naturali, forse smottamenti, ed è molto simile ad altre che si trovano nel territorio massetano, al Busseto e a Castel Rinaldi.
La terza grotta, a oriente, ha invece un ingresso e una volta che fanno ipotizzare la struttura di un mitreo anche per la traccia di una scultura parietale nella quale si potrebbe ravvisare il mantello cosmico del dio Mitra (l’ingresso a forma di “L” ed il soffitto a forma di cupola dovevano dare l’impressione di essere al centro della terra, a contatto con le forze della natura).
I mitrei erano i luoghi di culto del Dio Mitra, di età romana, arrivano in Italia con l’espansione dell’impero romano da paesi medio-orientali. È un culto siriano, molto simile al Cristianesimo, Mitra era nato il 25 dicembre.
Queste tre cavità non sono state indagate da archeologi, solo da chi scrive, che è profondamente convinta della loro identità.
Il bosco
Alll’esterno si poteva ammirare il bosco, vari orti e una sorgente di acqua. Il fitto bosco di querce e lecci secolari completa il complesso di San Pietro sopra le Acque. La sorg
Il portico
Il portico, probabile sede della precedente chiesa medievale È opera del Polinori anche l’affresco nella lunetta sopra la porta di accesso al convento, e vi è rappresentato San
Il convento
Il convento si snoda intorno ad un chiostro, con cisterna centrale, ormai impoverito da antico tamponamento degli archi. Il corridoio d’accesso è decorato con affreschi che illu
La chiesa in stile tardo manieristico
La chiesa, costruita fra il 1614 ed il 1624, ha un aspetto tardo-manieristico alla romana, a navata unica, con altari sul lato destro e una cappella, decorata con stucchi originali
La necropoli romana e la vocazione del luogo da sempre sacra
Durante gli ultimi lavori per la ristrutturazione del complesso per la trasformazione da abitazione privata a resort, è stata trovata nel prato presso gli archi (scomparsi) sotto
Le grotte nel bosco
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